Un’esperienza inaspettata - Il campo scuola elementari-medie

ACR

Mi è stato chiesto di scrivere in merito alla mia esperienza al campo scuola di quest'anno: beh non credo ci sia molto da raccontare, ma partiamo subito dal fatto che mi sono divertita un mondo!
Credo e spero che sia così anche per i miei amici presenti, ma ne sono più che sicura.
Credo che sia stato per tutti come una specie di "sfogo" e "ritrovamento dopo molto tempo", almeno questo lo è stato per me.

Da molto ormai,  è da due anni che non viviamo più, credo sia il termine adatto, è da due anni che è come una prigione, non siamo più liberi. Dobbiamo stare attenti a dove si va, con chi si va, come ci si deve comportare, cosa dire ma soprattutto dobbiamo essere attenti a: "Ho la mascherina? Oh noo, non la ho, torno a casa! L'igienizzante è in borsa?  Aspetta che mi allontano c'è troppo assembramento".
Ho fatto alcuni esempi e credo che il concetto sia chiaro, ma quello che posso veramente dire è: sono stanca, cavolo! Sono stanca di non poter abbracciare e stare vicino ad un amico, sono stanca di dover indossare la mascherina ogni giorno a scuola e non vedere il vero volto dei miei compagni, sono stanca di dover igienizzarmi le mani ogni singola volta dopo anche soltanto aver usato una penna di un mio compagno, sono stanca di non vedere i miei amici! Sono stanca di tutto ciò! Vorrei solo poter tornare a 3 - 4 anni fa e ricordare quanto tutto era più bello.
Ecco, l'emozione che io ho provato al campo scuola è stata immensa; in realtà non capivo se quello che vivevo era un sogno, a volte mi capitava di pensare :  "Ma mi trovo in un altro mondo?". E invece no! Ero lì, con la situazione di sempre.
Assurdo, è per questo che io lo chiamo: "Sfogo"  e "Ritrovamento dopo molto tempo", perché è stato come un tornare "alla normalità", è stato uno sfogo, fuori da casa, ma soprattutto è stato un ritrovamento.
Ecco perché è stata per me un’esperienza inaspettata. 
Dopo questa lunga parentesi, devo dire che è stato emozionante, divertente, coinvolgente e entusiasmante.
Anche quei 10 minuti di preghiera al mattino in un certo senso sono serviti molto: li ritengo importanti. 
Anche l'impegno che vedevo nel volto delle cuoche, animatori, Don Giovanni, e di tutta la gente che  si è occupata di organizzare per noi animati il campo scuola dopo molti anni, questa cosa mi è piaciuta e dentro di me pensavo: "Wow qualcuno pensa a me"  .
Tutti pensavano a noi nonostante il nostro comportamento, magari, non fosse dei migliori. 
Devo dire un ultima cosa: anche le lunghe e faticose due camminate sono state estenuanti, faticosissime, tutti urlavano e si lamentavano (compresa io),  ma appena giunti alla fine tutti i volti erano stremati, esausti, ma soddisfatti e felici, volti illuminati.
Questo mi insegna che far fatica per poi giungere e ottenere un obbiettivo, beh voi che dite?  Eh si, ne vale la pena!

Laura

 

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