Perché lavorare assieme?

Pastorale Familiare

Durante l’inverno ti ritrovi con un gruppetto sparuto di adolescenti che si presenta per le attività dei gruppi parrocchiali, ACR, Gruppo Giovanissimi, Gruppo Giovani. Ti piacerebbe coinvolgere qualcun altro, ma nonostante gli appelli, non si presenta nessuno.

Appena nell’aria, intorno ad aprile maggio, si sente pronunciare la parola Grest un esercito di adolescenti si presenta alla porta del centro parrocchiale. Mi sono sempre chiesto: cos’è che li attira tanto? Cos’ha il Grest rispetto alle altre offerte che facciamo durante l’anno che non riescono ad avere? Credo non sia facile trovarne una motivazione esclusiva, ma fatto sta che una delle cose più belle al Grest è il clima di entusiasmo e lo spirito di gruppo che si crea tra animatori. Stare assieme per tante ore per due settimane (senza contare quelle di preparazione prima) è un’ esperienza totalizzante. Al ritorno a casa dei bambini e dopo aver fatto un bel briefing sulla mattinata tu pensi che si riposino e, invece, eccoli scatenati a giocare a beach volley, a pallone, a carte... insomma a vivere il patronato.

Ma facciamo un passo indietro e precisamente a quando alla loro età mi trovavo a vivere un esperienza simile nella mia parrocchia dove sono cresciuto a Padova.

Ricordo che l’entusiasmo era simile, il tempo per stare a casa era breve e quando rientravo mia mamma mi ricordava che il patronato non era la mia casa...

C’era un particolare che ora non c’è, e cioè la presenza fissa e quotidiana di un cappellano che animava il gruppo animatori, che ci formava sotto i vari aspetti e che per noi era un gran punto di riferimento. La sua era una vocazione, il suo impegno lavorativo, ma come prima cosa era un battezzato più adulto di noi.

E allora per tornare alla esperienza odierna, dopo più di trent’anni non possiamo piangerci addosso per non avere un cappellano, ma bensì dobbiamo pensare all’entusiasmo di cui sopra dei nostri giovani, cogliere il loro desiderio di vivere e di vivere esperienze forti e di gruppo. E’ per questo che ho deciso, assieme a Nicoletta, Chiara e Alessandro, di supportare don Giovanni nelle attività di animazione dei nostri giovani e, soprattutto, del gruppo animatori Acr.

Pensiamo che la speranza di costruire un mondo migliore passa innanzitutto per questi ragazzi e perciò come si può non dedicare del tempo a loro? Partendo dall’entusiasmo del Grest e dal concreto gruppetto di giovanissimi proviamo a creare interesse alla formazione, con incontri, preghiere, uscite dedicate a loro.

Crediamo che per crescere come cristiani la porta stretta sia questa, ma vi assicuriamo che ne vale veramente la pena.

Rudi

 

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