La giusta distanza con i nostri giovani!!

Pastorale Familiare

Tre serate di confronto
Oltre ad essere il titolo di un film di qualche anno fa di Mazzacurati, La Giusta Distanza, potrebbe essere lo slogan che da Marzo accompagna le nostre giornate, qualunque sia la situazione della nostra vita che ci vede coinvolti.
Questa è stata, però, anche la modalità che abbiamo utilizzato durante l’estate per ridare la possibilità ai giovani della nostra comunità di avere degli spazi di incontro e confronto a loro misura.
Dopo mesi di didattica a distanza, mancanza di incontri personali e lontananza dalla normalità, anche l’estate sarebbe diventata un ulteriore motivo di allontanamento, vista l’impossibilità di mettere in campo le consuete proposte estive; e proprio i nostri giovani hanno fatto emergere la necessità di andare oltre alle relazioni social che tanto a loro piacciono, ma che si fermano al display di uno smartphone o allo schermo di un PC.

cco allora che abbiamo provato a dar loro: uno spazio, un’occasione, uno stimolo e la loro parola.
Sì, perché abbiamo sfruttato il nostro salone in lungo e largo per proporre la visione di alcuni film che potessero toccare e rappresentare ambiti di vita o dimensioni per loro interessanti; tutto questo per portarli ad esprimersi e confrontarsi, sulle loro sensazioni ed impressioni, partendo da quanto visto.

Non è stato cineforum, ma bensì tre serate a tema, dove abbiamo potuto toccare con mano, attraverso la visione, il confronto e un pensiero di Don Giovanni, temi come:

E’ stata una bella occasione che diversi giovani hanno saputo cogliere e, soprattutto, sfruttare come spiraglio di positività e prospettiva, in un momento che ci vede ancora oggi costretti ad essere ridimensionati.  Grazie quindi a chi ci è stato e a chi ci sarà... 
Sì, proprio così! Abbiamo infatti l’idea di pensare e proporre nei prossimi mesi altri momenti come questi, confidando che chi ha vissuto l’esperienza durante l’estate possa fare da trascinatore con molti altri amici.

Ma la giusta distanza con i nostri giovani vogliamo non sia solo un’attenzione sanitaria di quando ci incontreremo, ma un atteggiamento condiviso per continuare a rimanere in contatto, curare con loro le relazioni e farci sentire presenti come comunità.

Alessandro, Chiara, Nicoletta, Rudi, Don Giovanni

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