Comunità di relazioni come cura del narcisismo diffuso…

Il Parroco

Una esperienza da facilitatori nella nostra parrocchia
Ho accolto con piacere di svolgere la funzione di facilitatore per conto della Parrocchia, su mandato della nostra Diocesi in vista del Sinodo Diocesano. Una posizione interessante per facilitare le narrazioni degli amici parrocchiani invitati a dialogare sul futuro della nostra Chiesa Padovana e non solo.  Un’ottima occasione d’incontro – dopo un periodo avaro di contatti – per riflettere e capire come viviamo la Chiesa oggi ma soprattutto raccogliere idee ed intuizioni per quella che verrà.

Nei tre incontri svolti tra Dicembre e Gennaio scorsi sono emerse discussioni e riflessioni interessanti sul nostro modo oggi di essere chiesa e soprattutto che posto occupa la vita di comunità cristiana nel contesto socio economico in cui ci troviamo immersi. Certo, il lavoro è importante per tutti ma ci siamo interrogati anche sull’importanza di fare esperienza di autentiche relazioni con le persone con cui ne condividiamo il destino. E’ emersa inconfutabilmente l’importanza dell’incontro nelle nostre comunità cristiane, sapersi riconoscere, fare esperienza di vita cristiana pur nelle diverse situazioni e posizioni personali vissute altrove.
La nostra comunità locale dev’essere animata dal desiderio dell’incontro, va vissuta, partecipata poiché è solo attraverso la relazione umana che può nutrirsi, crescere, accogliere e custodire. In un momento in cui narcisismo e personalismo sembrano essere fondamentali per avere successo ci si è interrogati quanto questo influenzi il nostro modo di essere chiesa oggi.
Sappiamo metterci in gioco gratuitamente per l’altro? Ci sta a cuore veramente chi soffre o chi si trova in situazioni di disagio rispetto a noi? Ci teniamo veramente alla nostra comunità cristiana?
Interessanti riflessioni si sono poi sviluppate sul tema della scarsa partecipazione dei giovani alla vita della nostra Comunità e su come il nostro vivere quotidiano sia più condizionato dal presunto benessere offerto dal consumismo sfrenato che non invece mosso da valori e legami autentici con chi ci sta vicino.
Insomma, come vedete non sono mancati gli argomenti su cui riflettere. Mi auguro che non ci manchi lo stimolo, l’interesse e la curiosità necessari per continuare ad alimentare la voglia di incontrarsi, riconoscersi, rispettarsi e volersi bene.

Simone

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