Essere nonni oggi...

Educatori nella fede e testimoni della fede

Ogni nonno/a sa che essere nonni/e è una delle esperienze più belle che la vita ti può regalare.
Guardare negli occhi il nipotino o la nipotina, perdersi nell’abisso dell’affetto più o meno esplicitato, ricambiare sorrisi e abbracci, sono esperienze impagabili.
I nonni di oggi, i nipoti di ieri, non hanno avuto quasi mai dei vissuti così intensi con i loro nonni: racconti, memorie, abilità tramandate, ma è mancata spesso una profonda relazione affettiva e soprattutto una relazione affettiva consapevole.

La mia vita di nonna mi sta portando a riflettere proprio sulla valenza educativa del rapporto con i miei nipoti. Penso che spesso i nonni si ritrovano ad essere gli interlocutori privilegiati dei loro nipoti. I genitori, presi entrambi dal lavoro, dagli impegni del quotidiano, a volte non hanno tempo di ascoltare i loro figli e dimenticano anche l’importanza di trasmettere loro quel valore fondamentale che è la fede. Certo, l’esempio in famiglia è fondamentale per far crescere i figli capaci di amore, solidarietà, giustizia, pace. Ma è necessario anche saper trasmettere la fede nel suo aspetto di relazione con Gesù e nei suoi contenuti. I nonni sono spesso i veri maestri nella fede. E’ bello parlare ai nipotini del Natale o della Pasqua, raccontare la vita di Gesù e la sua vicenda terrena , capire cosa significa ascoltare la sua Parola nella vita di tutti i giorni. E’ bello, attraverso la relazione affettiva, dare ai piccoli il senso della fede come fiducia in Dio, come spinta a rapporti sereni, costruttori di pace e di perdono con compagni ed adulti. E’ bello insegnare ai piccoli a pregare. E quella forma di ritrosia che abbiamo avuto da genitori forse non la viviamo più con i nipoti. Questi tempi terribili ci impongono anche di essere in prima linea per rincuorare e dare speranza ai nipoti, facendo loro capire che solo l’amore, la solidarietà e l’impegno possono costruire un mondo migliore più giusto e fraterno.

Elisabetta


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