Da più parti, nella società e nella chiesa, viene la domanda di un necessario rinnovamento, anzi, di cambiamento di prospettiva, la cui risposta non può essere affatto una sorta di ritocco di facciata. E’ l’umano che chiede di essere ricompreso.
Segni allarmanti sono i comportamenti di autolesionismo giovanile nei confronti del proprio corpo o di aggressione e di violenza nei confronti degli altri, di intolleranza e di mancanza di rispetto nei confronti di coloro che non la pensano come noi o la cui ricerca di un’identità personale non coincide con i nostri punti di vista; e non da ultimo la fatica di realizzare e alimentare relazioni solide e coerenti, soprattutto nell’amore. Sembra che sia sempre più marcata la tendenza a ritirarsi nel proprio mondo, in una sorta di evitamento di ogni scelta, o anche di singola azione, che comporti coinvolgimento nella vita dell’altro e degli altri. Perfino l’autentica intimità nell’amore sembra venir meno.