“Ci manca” la celebrazione eucaristica domenicale!

Riscopriamo la famiglia come piccola “Chiesa domestica”.

Sì, ci manca come persone, famiglie e comunità parrocchiale. La nostra fede e la nostra comunione fraterna hanno bisogno della mensa eucaristica. Manca alle nostre famiglie consapevoli dei “legami profondi che esistono tra la vita coniugale e l’Eucarestia” nella quale raggiunge il suo culmine la preghiera fatta propria in casa (cf Francesco, AL 318). Condividendo la comune preoccupazione per quanto sta accadendo e non potendo partecipare, in queste domeniche all’eucaristia, riscopriamo la nostra famiglia come autentica “Chiesa domestica”(cf Vaticano II, LG 11). Nella sopracitata esortazione sulla Gioia dell’amore (AL), Papa Francesco così scrive:” La presenza del Signore abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani. Quando si vive in famiglia, lì è difficile fingere e mentire, non possiamo mostrare una maschera. Se l’amore anima questa autenticità, il Signore vi regna con la sua gioia e la sua pace. La spiritualità dell’amore familiare è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora. Questa dedizione unisce «valori umani e divini»,perché è piena dell’amore di Dio. In definitiva, la spiritualità matrimoniale è una spiritualità del vincolo abitato dall’amore divino(315).

NB. 1 - Il presente foglio domenicale (che trovate cliccando questo link) può diventare uno strumento  per la preghiera in famiglia, una sorta di liturgia domestica.  Vi ritrovate, infatti,  indicate  la liturgia della Parola, le diverse letture bibliche, di ogni giorno. Sarà possibile trovare un momento della giornata, forse verso sera, poco prima o dopo la cena, per metterci in ascolto della parola di Dio, del Vangelo, e farne motivo di meditazione e dialogo tra genitori e tra genitori e figli, concludendo sempre con la recita del Padre nostro e  un’invocazione alla Madre di Cristo e nostra, per la nostra famiglia, la comunità e il mondo. In particolare per coloro che anche in questi giorni stanno soffrendo per la malattia e  per la violenza. Non possiamo, infatti,  ignorare la disumana violazione dei più elementari diritti umani lungo alcune coste e frontiere.

2- In chiesa trovate pure la lettera del nostro vescovo Claudio e il testo della preghiera della II domenica di Quaresima predisposto dalla Diocesi

3 – Dovendo prendere atto della sospensione delle nostre catechesi e proposte formative parrocchiali, in particolare in preparazione alla celebrazione dei sacramenti dell’Iniziazione cristiana e della prima Riconciliazione, vale la pena di rileggere quello che il Concilio Vaticano II affermava a proposito della famiglia costituita nel suo legame con Cristo.”I coniugi cristiani, in virtù del sacramento del matrimonio, col quale significano e partecipano il mistero di unità e di fecondo amore che intercorre tra Cristo e la Chiesa (cfr. Ef 5,32), si aiutano a vicenda per raggiungere la santità nella vita coniugale; accettando ed educando la prole essi hanno così, nel loro stato di vita e nella loro funzione, il proprio dono in mezzo al popolo di Dio . Da questa missione, infatti, procede la famiglia, nella quale nascono i nuovi cittadini della società umana, i quali per la grazia dello Spirito Santo diventano col battesimo figli di Dio e perpetuano attraverso i secoli il suo popolo. In questa che si potrebbe chiamare Chiesa domestica, i genitori devono essere per i loro figli i primi maestri della fede e secondare la vocazione propria di ognuno, quella sacra in modo speciale ( LG 11).

 


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