Abbiamo saputo che una famiglia di amici stava passando un periodo difficile a causa del figlio, diversamente abile e ormai trentenne, che avrebbe desiderato uscire da casa almeno nei week-end e per questo aveva grosse crisi di rabbia che sfogava con tutti quelli di casa.
In accordo con le nostre figlie, abbiamo proposto di provare a dare un aiuto ospitandolo da noi per qualche fine settimana. Finora è già venuto a stare da noi per due week-end.
Tranquilli non abbiamo sbagliato articolo o argomento... anzi!!!
Vi vogliamo infatti parlare del nostro gruppo educatori parrocchiale e crediamo che questa sia l’immagine più appropriata.
Se Facciamo un passo indietro (anzi due), il pensiero ci porta a quando, dopo un bellissimo week end formativo sui colli euganei, avevamo associato l’essere educatore ad una macchina da corsa.
Succede però che ormai da un anno le nostre preziose macchine da corsa, che si erano messe in pista per accompagnare i ragazzi della nostra comunità e per camminare insieme in un percorso di crescita, si siano dovute fermare ai box.
In questo lungo periodo abbiamo provato a tenere i motori accesi e a controllare la pressione dei pneumatici, insomma volevamo essere pronti nel momento in cui ci fosse stata la ripartenza; ma purtroppo siamo ancora fermi.