
Dal Libretto di Pasqua 2020
In un contesto diverso da quello che stiamo vivendo parlare di Pasqua in famiglia potrebbe essere inteso come un invito a vivere la solenne memoria della Pasqua nell’intimità degli affetti familiari. Ora, invece, privati dal convenire insieme nelle nostre chiese, non potendo ritrovarci come assemblea santa, siamo provocati a riscoprire che il nostro essere chiesa non viene meno nel momento in cui, per forza maggiore, non possiamo partecipare e condividere la mensa eucaristica, nella quale si consolida e si manifesta la nostra comunione con il Signore e tra di noi.
Certo, ne abbiamo avvertito in queste domeniche la mancanza. Ci siamo resi conto che la nostra fede ha bisogno dell’ascolto della parola di Cristo, del dono del suo Corpo e del suo Sangue e della nostra comunione fraterna. Ci siamo accorti che il partecipare fraternamente non è affatto cosa secondaria. E’ proprio dell’eucaristia, la mensa alla quale ci invita ogni domenica il Signore, essere esperienza di comunione con lui e tra di noi. La festa è con il Signore, il Crocifisso risorto, e con i fratelli e le sorelle.