Non serve contarci
se non ripartiamo da dove è tutto cominciato...
Ogni giorno dovremmo ripartire da dove tutto è cominciato: dalla Pasqua di Gesù Cristo. Come comunità cristiana in questi ultimi tempi ci siamo contati tante volte. Non sono mancate, e non mancano, le statistiche sulla frequentazione dei cristiani alle pratiche religiose, in particolare, all’eucarestia domenicale, sulla capacità di interessare i giovani alla proposta cristiana. Ai dati si aggiungono, ovviamente, la ricerca della cause sulla disaffezione alla vita della Chiesa e delle comunità parrocchiali e non mancano i suggerimenti per migliorare le cose. Di sicuro, le proposte di sinodi (letteralmente: camminare insieme), a livello diocesano, nazionale e di tutta la chiesa, rappresentano il proposito di mettersi in ascolto gli uni degli altri, la volontà di capire ciò che l’attuale cambiamento epocale chiede alla Chiesa e ai credenti, l’impegno comunitario nel saper leggere i segni dei tempi. E’, infatti, più che mai attuale, e chiede una rinnovata attenzione all’ascolto, ciò che veniva ben espresso nel proemio dell’ultimo documento del Vaticano II: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
Il calendario della Settimana Santa 2022
9 aprile 2022 sabato
ore 19,00: s. Messa
10 aprile 2022 le Palme
ore 8,00: s. Messa
ore 10,15: presso il cortile della scuola dell’infanzia, ricordando l’ingresso di Gesù a Gerusalemme, benedizione dei rami d’ulivo e processione alla chiesa e s. Messa
ore 15,00: a Padova, nella piazza delle Erbe, i ragazzi incontrano il Vescovo Claudio
ore 17,45: Recita del vespro e inizio della solenne adorazione eucaristica che si protrarrà fino alle ore 18,45; sono invitati a prendervi parte particolarmente gli abitanti delle vie del “Centro”
ore 19,00: s. Messa
Il Libretto di Pasqua 2022
E' in distribuzione nelle case della parrocchia il Libretto di Pasqua 2022.
Alcuni articoli dall'edizione cartacea:
- Non serve contarci
- Il profumo della vita
- Essere nonni oggi...
- Il Cristianesimo esiste ancora?
- Fai anche tu il ministrante!
- L’esigenza di relazioni autentiche e fraterne
- Comunità di relazioni come cura del narcisismo diffuso…
- Un impegno che è un dono
- Continua il dialogo tra un giovane e il suo parroco
- Il Dio in cui non credo e il Dio in cui credo
Essere nonni oggi...
Educatori nella fede e testimoni della fede
Ogni nonno/a sa che essere nonni/e è una delle esperienze più belle che la vita ti può regalare.
Guardare negli occhi il nipotino o la nipotina, perdersi nell’abisso dell’affetto più o meno esplicitato, ricambiare sorrisi e abbracci, sono esperienze impagabili.
I nonni di oggi, i nipoti di ieri, non hanno avuto quasi mai dei vissuti così intensi con i loro nonni: racconti, memorie, abilità tramandate, ma è mancata spesso una profonda relazione affettiva e soprattutto una relazione affettiva consapevole.
Il profumo della vita
Dio ha scritto un libro stupendo le cui lettere sono la moltitudine delle creature presenti nell’universo
Papa Giovanni Paolo II
La mitezza dell’aria, il trionfo della fioritura ci annunciano che presto sarà primavera. I fiori che sbocciano sugli alberi e nei prati, l’erba verde che si rinnova, il canto degli uccelli che preparano il loro nido, sono il preludio alla stagione in cui la vita rinasce dal gelo dell’inverno.
Continua a leggere sul sito della Scuola dell'Infanzia San Domenico Savio
Il Cristianesimo esiste ancora?
Cito due libri per introdurre queste note su di un problema di scottante attualità, soprattutto in questa fase della pandemia da corona-virus, che sembra stia passando, (ma non così velocemente come vorremmo).
Il primo è del benedettino francese Adrien Candiard, da poco pubblicato sotto il titolo “La cristianità è morta, davvero morta. La speranza di vedere il mondo intero, grazie allo sforzo dei missionari, vivere un poco alla volta al nostro ritmo – battesimo, prima comunione, cresima, matrimonio, funerale cristiano – ha bruscamente deragliato. Noi credevamo che questa fosse la volontà di Dio e che potevamo viverlo al suo passo con cuore fiducioso. Ed ecco che si è fermato.”
Fai anche tu il ministrante!
Io faccio il ministrante da un po' di anni ormai; ho cominciato in quinta elementare e ancora adesso continuo ad aiutare Don Giovanni con le celebrazioni.
Quando ero ancora alle elementari andavo a messa tutte le domeniche ma mi annoiava e non mi piaceva tanto stare seduto sui banchi a non fare niente. Tuttavia ho cominciato ad interessarmi al servizio dei ministranti, forse anche perché mia sorella faceva la ministrante, e così, diventato ministrante, cominciai a partecipare alla messa con più interesse proprio perché vedevo la messa da un'altra prospettiva.