Chi canta prega due volte (Sant’Agostino) - Il servizio al coro
Da quando avevo 8 anni, nella mia parrocchia di origine, ho sempre cantato, prima nel coro dei bambini e poi nel coro degli adulti, solo perché a me piace cantare e mi piace pregare cantando, quindi senza avere pretese, anzi con un po’ di fobia del microfono. Così anche qui, a Stra, appena ho potuto, compatibilmente con gli impegni famigliari, mi sono inserita nel servizio di animazione liturgica del coro. All’inizio eravamo un bel gruppo, è stata l’occasione per conoscere persone nuove e per coltivare amicizie. Poi, un po’ alla volta, il nostro coro è andato assottigliandosi: per vari motivi, molti hanno lasciato il gruppo. Spesso mi sono chiesta “perché?” Per l’impegno che richiede? Per mancanza di gratificazione personale? Perché non siamo accoglienti? Insieme alle altre donne che, come me, credono in questo servizio, abbiamo cercato di vedere quali possono essere le motivazioni, senza però riuscire a dare delle risposte che potessero invertire la rotta.
Il Centro di Ascolto - La testimonianza di una volontaria
Centro di Ascolto: cosa significa per me farne parte...? Mi chiedo... sono capace di avere quell’ascolto profondo che permette all’altro di sentirsi pienamente accolto... Sono capace di una attenzione personale, senza pensare risposte mentre parla, ma suscitando magari nell’altro una nuova soluzione al problema o nuova forza per andare avanti...?
Le radici del nostro agire - Assemblea Caritas Diocesana
Il 12 novembre si è tenuta l’assemblea diocesana della Caritas con un tema impegnativo ma allo stesso tempo stimolante: Le radici del nostro agire.
Come si può facilmente capire, ricercare le radici del nostro agire nella carità significa risintonizzare il nostro stile di incontrare l’altro. Infatti le radici della Caritas non sono altro che Gesù Cristo e la sua Chiesa.
Quindi per capire meglio la giusta direzione, all’Assemblea abbiamo iniziato mettendo in luce quale è stato lo stile di Gesù nell’avvicinarsi alle persone. Già dalla sua nascita è chiaro che Lui e venuto al mondo non per aiutare le persone incontrate, ma per condividerne la vita. Non per soddisfare dei sogni o dei desideri ma per far crescere il desiderio di Dio nella vita delle persone; lo stile di chi vuole aiutare le persone a risorgere.
Una presenza attiva nel nostro territorio
Relazione sulle attività della Caritas Parrocchiale
La nostra Caritas parrocchiale può sembrare non molto visibile e certamente non è molto considerata; ci si ostina a vederla come un luogo dove si da cibo e vestiti e nulla di più. Quando in realtà siamo attivi nel territorio e nella parrocchia sempre, anche a ferragosto per esempio. Il telefono squilla in continuazione, a tutti viene data comunque una risposta, a tutti dedichiamo tempo e ascolto, e anche se non pretendiamo di risolvere i problemi di tutti noi ci proviamo !!
Collaboriamo con i servizi sociali del nostro comune, con alcune associazioni quando possibile e con i gruppi Caritas limitrofi come Perarolo, Vigonza, Busa di Vigonza e Vigonovo.
Genitori e Iniziazione Cristiana - Due genitori nel loro percorso di catechesi
Sarò breve… anni fa, quando iniziammo, io e Piccarda, il cammino di catechesi con Isabella, ci fu proposto un percorso parallelo per noi genitori. Beh, non ricordo bene le parole, ma non dovettero essere di gioia estrema. Partecipammo un po’ controvoglia pensando che noi il catechismo lo avevamo già fatto, ma l’esperienza fu positiva.
A distanza di qualche anno, ci siamo “ricascati” con Giacomo. Abbiamo, questa volta, accettato la sfida più serenamente, consapevoli dell’esperienza passata e dobbiamo ammettere che al termine di ogni incontro ci si ritrova con un qualcosa in più.
Palestina - Per conoscere Gesù bisogna conoscere la sua terra
Al tempo dell’Imperatore Cesare Augusto la Palestina faceva parte della provincia di Siria. Considerata dai romani uno stato “cuscinetto”, le era stato concesso il Re, naturalmente, gradito a Roma. A regnare al tempo dell’inizio della storia di Gesù era Erode il Grande. Quest’ultimo si fece odiare dal Popolo non soltanto per non essere ebreo, ma per la sua crudeltà.
E’ lui, temendo di essere spodestato, ad ordinare la “Strage degli Innocenti” per liberarsi di questo bimbo che i maghi astrologi, arrivati da Terre lontane, chiamano Re dei Giudei.
E’ stata sicuramente bellissima - L'esperienza del campo scuola giovanissimi
Alcuni partecipanti al campo scuola giovanissimi raccontano le loro impressioni.
E’ stata sicuramente bellissima
La mia esperienza del campo scuola giovanissimi 2022 è stata sicuramente bellissima.
Innanzitutto poter stare alla casa generalizia dei Padri Comboniani è stato davvero piacevole, poiché questo ci ha permesso di visitare le bellezze di Roma. Ogni giornata era piena: dopo aver fatto colazione partivamo all'avventura al seguito di Don Giovanni e poi, all'ora di pranzo, potevamo stare tra noi e pranzare con gli amici e gli animatori per Roma. Finito il pasto continuavamo la visita di Roma per poi tornare a casa stanchi, ma felici, e poter consumare insieme la cena (preparata con cura da Nicoletta e Rudi).